Il re dei boschi

Tutti i cacciatori hanno una preferenza di caccia: chi preferisce il camoscio, chi il capriolo, chi il cinghiale, …. ma la caccia al re dei boschi (pur essendo originariamente un animale di pianura che negli anni è stato costretto a risalire le montagne per l’urbanizzazione) da delle sensazioni uniche.

Il cervo è una preda molto ambita sia per le sue carni che per il trofeo.
Possente, forte, grande incassatore di colpi, percorre molti km alla ricerca di cibo e per spostarsi dai luoghi estivi a quelli invernali.
È un animale che percorre sempre la stessa via ed è quindi facile trovare segni del suo passaggio.

Il cervo ultimamente durante le notti lo si trova anche in giardini privati o campi coltivati, intento a foraggiarsi di piante da frutto, vitigni, fieno appena tagliato, ecc.

Ancora oggi si trovano diversi esemplari nei nostri territori.

Sua maestà il re dei boschi. Il CERVUS ELAFUS.

Cervo al bramito

Cosa è la caccia ?

La caccia, nel suo senso più generale, può essere considerata l’attività di scoprire e farsi proprio un essere vivente o un oggetto che non è apertamente disponibile. Pensiamo alla caccia di insetti da parte di una pianta carnivora oppure a quella di un oggetto ribassato in un grande magazzino.

 

La caccia in senso lato è uno strumento per la conservazione e la promozione della biodiversità, basato sul principio dell’equilibrio tra le popolazioni selvatiche e il biotopo. In questo modo si promuovono, da un lato, le specie animali svantaggiate e dall’altro si prevengono e limitano i danni causati dalla fauna selvatica a vegetazione, altri animali e persone. La caccia contribuisce in modo sostanziale alla sanità della fauna selvatica e mette a disposizione della società pregiati prodotti naturali, come gustosi piatti a base di selvaggina o prodotti realizzati con pellicce locali.

La caccia è un compito pubblico, sancito dalla costituzione federale. L’amministrazione può contare sull’assistenza volontaria e specializzata dei cacciatori, che con le tasse sulla caccia versate, finanziano il lavoro degli uffici della caccia e dei guardiacaccia statali e quindi di amministrazioni intere. I cacciatori devono superare un esame rigoroso e seguono una formazione continua, ad esempio sull’uso delle armi da fuoco.

 

La caccia in senso ristretto significa la ricerca, l’inseguimento, la cattura, l’uccisione e l’appropriarsi di selvaggina in libertà in modo legale da parte del cacciatore. I cacciatori trascorrono volentieri il loro tempo libero nella natura osservando la fauna selvatica, fornendo così un contributo essenziale al loro monitoraggio sistematico. Si impegnano attivamente per la cura degli habitat e per la protezione degli animali selvatici da fattori di disturbo. Rispettano la dignità degli animali e agiscono con consapevolezza e senso di responsabilità. I cacciatori condividono con la famiglia e amici il bottino. I cacciatori lavorano molto volentieri con i cani; molte razze sono state allevate nel corso dei secoli per questo scopo e fanno oggi parte del nostro patrimonio culturale.

 

La caccia è una delle tradizioni più antiche dell’umanità. Il difficile confronto degli uomini primitivi con la fauna selvatica, parte importante della loro alimentazione, è stato un fattore fondamentale dell’evoluzione umana. Questa tradizione continua a svilupparsi continuamente mantenendosi al passo con i tempi. La caccia moderna è sostenibile: tiene conto delle esigenze ecologiche, sociali ed economiche e viene pianificata ed esercitata in base a criteri scientifici (vedi gestione della fauna selvatica).

La caccia – la cosa più naturale di questo mondo!

Codice di caccia

La filosofia delle cacciatrici e dei cacciatori svizzeri per una caccia responsabile e sostenibile

La caccia è un’attività responsabile per la natura. Le cacciatrici e i cacciatori hanno una missione di servizio pubblico e danno un prezioso contributo per la flora e la fauna del nostro paese. Noi cacciamo con passione ed entusiasmo per l’arte cinegetica.

Le cacciatrici e i cacciatori si comportano nello stesso modo come si aspettano dagli altri utenti della foresta: in modo aperto, onesto e responsabile.

Durante la caccia, le cacciatrici e i cacciatori rispettano le raccomandazioni di comportamento seguenti dell’arte cinegetica:

Per la fauna selvatica

  • Io evito inutili perturbazioni degli animali selvatici.
  • Io evito inutili sofferenze degli animali.
  • Prima di tirare, io osservo gli animali attentamente e tiro solamente quando sono convinto che quella selvaggina possa essere cacciata e che io riesco a sparare applicando le regole dell’arte venatoria.
  • Se un animale non è stato ucciso sul colpo, organizzo le sue ricerche al più presto possibile.
  • Io stesso utilizzo la selvaggina che ho sparato, oppure, per quanto possibile, lo do a terzi per l’utilizzo.
  • Io rispetto sempre tutti gli obblighi giuridici connessi con la caccia.
  • Io esercito regolarmente le mie capacità di tiro e la gestione sicura delle armi.
  • Seguo regolarmente delle formazioni e trasmetto la mia conoscenza e la mia esperienza presso i miei compagni di caccia.

Per l’ambiente

  • Io lavoro per la conservazione e il mantenimento della biodiversità e degli habitat.
  • Faccio attenzione all’ambiente e m’impegno a garantire che gli habitat sono protetti e valorizzati.
  • Uso la macchina per la caccia in modo consapevole e con cautela.

Per il pubblico

  • Caccio in modo responsabile e rispettoso.
  • Rispondo alle domande da parte di persone che non cacciano e spiego il significato e lo scopo della caccia.
  • Condivido la natura come area di svago e ricreazione.
  • Mi do da fare per la selvaggina, qualora vi sia un impatto negativo sui luoghi di rifugio per la fauna selvatica.
  • Io rispetto il settore agricolo e forestale.
  • Do un buon esempio ai proprietari di cani.