Tratto da (http://www.tio.ch/News/Ticino/Attualita/1129612/E-tornata-la-lontra--Buon-segno-)

 

AIROLO. «È un gran bel segnale, se è presente la lontra vuol dire che l’ambiente è in buone condizioni», ci spiega Gerolamo Boffino, biologo Parco del Ticino in Piemonte, commentando il ritorno della lontra anche nel nostro cantone. Il ritorno del mustelide, infatti, non può avvenire in un territorio compromesso: «È un animale molto sensibile all’inquinamento e all’ambiente in sé stesso, ama la tranquillità», spiega Boffino.

Estinta dagli anni 60 – Era dagli anni 60 che la lontra era considerata estinta in Ticino. Questo fino al 2013 quando a Prato Leventina un esemplare fu investito da un’automobile. Ora, come ha comunicato ieri il Dipartimento del territorio, c’è la prova definitiva: oltre all’analisi genetica su alcune tracce, un esemplare è stato immortalato dalle fototrappole dell’Ufficio caccia e pesca.

Animale elusivo – Da dove arriva? La lontra può percorrere lunghe distanze, potrebbe giungere dai Grigioni, oppure, con meno probabilità, dal Parco del Ticino in Italia, dove la reintroduzione della specie è in atto da decenni. Chi meglio di Gerolamo Boffino può dire se si tratti di una delle “sue”? «Se derivasse da noi, meraviglierebbe che non sia stata vista prima, lungo il tragitto. Ma bisogna dire che è un animale molto elusivo, tutto è possibile».

Pesca poco – Una professionista del nascondino, impossibile quindi avvistarla? «Difficilissimo, anche noi per valutarne la popolazione ci basiamo sull’analisi delle tracce», chiarisce Boffino. Se per gli osservatori l’impresa si preannuncia dura, per i pescatori ci sono buone notizie per i pescatori: «La lontra non ha una grossa pressione sulla fauna ittica. Vista anche l’area molto ampia occupata da un individuo, la predazione è bassissima».

Il problema sono gli uccelli – Infatti anche i pescatori non mostrano inquietudine: «La lontra al momento non ci preoccupa. Il problema attualmente è con gli uccelli ittiofagi, airone cenerino e smergo in particolare», ci dice Urs Luechinger, presidente della Federazione ticinese per l’acquicoltura e la pesca. I due uccelli ittiofagi, infatti, sono protetti e la popolazione si fa sempre più numerosa: «A ogni riunione di una società di pesca è uno dei temi più dibattuti». Chissà, invece, che la lontra non possa diventare un alleato. Raggiungendo i 130 centimetri e 14 kg di peso, si nutre infatti anche di uccelli delle dimensioni di un airone cenerino: «Se lo farà ben venga», commenta Luechinger.

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